Dopo aver appreso che la figlia di Barbarossa, Khizir Hayreddin - Pasha, è stata rapita, Mustafa va personalmente alla ricerca della ragazza.
La gente di Shahzade riesce a rintracciare i rapitori e a liberare Mikhrinisa.
Mustafa decide personalmente di portare la ragazza dal padre e arriva nella capitale senza avvisare nessuno.
Servi devoti dissero ad Alexandra Anastasia Lisowska che Shahzadeh sarebbe andato a Barbarossa e lei ne approfittò immediatamente.
Hasseki consiglia discretamente a Solimano di visitare il Pascià malato, perché ha servito devotamente l'Impero Ottomano per così tanti anni.
Vicino al letto del pascià, Suleiman trova Shahzade Mustafa e il comandante in capo dei giannizzeri Yali-aga.
Suleiman percepisce la visita segreta dell'anziano Shahzadeh come preparazione per una rivolta e, nonostante Mustafa abbia spiegato il motivo del suo arrivo nella capitale, i dubbi si insinuarono nell'anima del sovrano.
Suleiman sapeva della lealtà del Barbarossa e dei giannizzeri al giovane shahzad, e dato che Mustafa aveva ignorato i suoi ordini non per la prima volta, decise di mettere alla prova la sua lealtà.
Suleiman ha ordinato l'esecuzione del comandante in capo dei giannizzeri Ali-aga e l'ordine deve essere eseguito da Mustafa. Il motivo dell'esecuzione era una lite nel corpo dei giannizzeri con Rustem Pasha.
È stata una scelta difficile per Shahzadeh, ma il devoto di Ali - aha, ha detto che era pronto a dare la sua vita. per il bene dello stato futuro. E Mustafa non aveva altra scelta che eseguire l'ordine.
Suleiman ha fatto la cosa giusta? È difficile giudicare. Suleiman sapeva che Rustem Pasha aveva iniziato il conflitto nel corpo dei giannizzeri, e fu per questo motivo che lo mandò in esilio.
Suleiman aveva bisogno di una scusa per verificare la sincerità delle parole di Mustafa, e il prezzo di questo è la vita umana.
Ma, pur avendo adempiuto all'ordine, Mustafa è rimasto anche un traditore agli occhi del sovrano.
Per verificare la lealtà di suo figlio, Suleiman inviò un nuovo capo dei giannizzeri Ferhat - aga da lui, con la proposta di fare un colpo di stato.